02 Mar Once in a lifetime: John Dos Passos
Il 14 gennaio 1896 nasce a Chicago John Roderigo Dos Passos, di professione scrittore, reporter, pittore e poeta. Dos Passos è stato per almeno un decennio la voce critica dell’America ruggente a cavallo di due guerre mondiali e alle prese con crisi economica, industralizzazione di massa, Grande Depressione e New Deal. I suoi primi romanzi raccontano il punto di vista degli ultimi, degli emarginati e degli homeless, dipingono le epopee degli wobblies, agitatori dell’Industrial Workers of the World, e degli hobos, fanno drammaticamente i conti con le carestie, la disoccupazione, la desolazione e la fame. Il suo è un immaginifico e crudele ritratto di un’America di polvere e sudore, lavoro e sangue. Perchè quella di Dos Passos è una terra di grandi opportunità ma anche di violenza ed estreme contraddizioni, di grandi aperture ma anche di rovinose cadute. Proprio di quelle si occupa John, abile nel coglierne i risvolti più realistici e sociali, gli istinti più umani e le idealità, mescolando passione civile a sentimento. Il suo è un viaggio nelle viscere del sogno americano, nelle sue inaspettate deviazioni, nelle sue ombre e nelle sue miserie: un mondo incerto e in tensione, poco propenso all’ottimismo, ma che non riesce comunque a resistere alla modernità. Un po’ come lui, che batte gli stessi sentieri di Hemingway, Faulkner, Fitzgerald, Steinbeck ma ricorrendo, però, a registri e teniche narrative del tutto inedite ed innovative che saranno riprese e celebrate dai principali movimenti controculturali e letterari degli anni cinquanta e sessanta. La forza di Dos Passos è la vocazione plurale e collettiva delle sue storie, sta nella sua grande capacità di tessere trame corali, di costruire ponti e intrecci tra esistenze frammentate e ambienti diversi. I suoi libri raccontano la vita e la disillusione attraverso i sogni e gli incubi di tutti noi, in un enorme ruota della fortuna che ospita vagabondi e capitalisti del mattone, contrabbandieri e donne di strada, politici e operai, anarchici e poliziotti, grattacieli e stazioni ferroviarie.